Rispondere a una domanda a una domanda è un noto trucco polemico che è stato a lungo utilizzato nelle discussioni per scopi specifici. Un certo numero di avversari usa questa tecnica in modo intuitivo, ma più spesso vi ricorrono apposta. Perché è necessario?
È possibile rispondere a una domanda con una domanda, e in alcuni casi è persino necessario. C'è un'opinione secondo cui è indecente usare questa tecnica. Dopotutto, le persone istruite dovrebbero dare solo risposte dirette alle domande. Ma questo è un problema di educazione, non di polemica. E gli altoparlanti intelligenti usano questo tratto molto corretto - non per rispondere a una domanda con una domanda - per prendere abilmente l'iniziativa in una conversazione. Si sa che è chi fa più domande che controlla il dialogo e domina l'interlocutore. Questa tecnica della "domanda a domanda" può essere molto utile per prendere l'iniziativa in negoziazioni responsabili e fatali, e ancora di più se ti rendi conto che stanno cercando di manipolarti e imporre la tua opinione in una conversazione. La miglior difesa è l'attacco. E qui puoi già applicare un'altra tecnica efficace: "attacco con domande". È sempre più difficile e più responsabile rispondere che chiedere, quindi in una controversia è importante fare domande più spesso, per provocare l'interlocutore al ragionamento. L'obiettivo è, ancora una volta, prendere l'iniziativa e mettere in difficoltà l'avversario, tecnica abbastanza comoda in altre situazioni. Rispondendo a una domanda con una domanda, puoi allontanarti con tatto, gentilezza e arguzia dalla necessità di una risposta, guidare l'interlocutore in una direzione completamente diversa e persino confonderlo. Così, non volendo rivelare la propria riluttanza a rendere conto, il polemista mette un contropunto interrogativo alla domanda posta. Un esempio da N. V. Gogol "Dead Souls": "- Quanto hai comprato un'anima da Plyushkin?" - gli sussurrò Sobakevich. - E perché è stato attribuito a Sparrow? - Gli disse Chichikov in risposta a questo. " Questa tecnica è amata sia dai grandi oratori - cercatori di verità che dai giornalisti professionisti. Se non ti dai da mangiare il pane, lasciami discutere, allora "domanda a domanda" è la tua tecnica. L'interlocutore si apre velocemente e può anche dare risposte scomode. Se non vuoi che ti risponda in modo così evasivo, formula le tue domande in modo diretto, chiaro e specifico. In una conversazione seria, questo rimuoverà la possibile ambiguità.